Cosa troverai in questo articolo

In questi giorni sto ricevendo diversi Direct su Instagram in cui mi vengono chiesti consigli su cosa visitare in Puglia: tra le richieste più gettonate, spicca la Valle d’Itria.

Così ho pensato di realizzare questo piccolo articolo: ho inserito delle tappe imperdibili per ammirare ed apprezzare al massimo questo angolo di paradiso chiamato Valle d’Itria, incastonato al centro tra le province di Bari, Brindisi e Taranto.

La Valle d’Itria è un’oasi di bellezza, una piccola valle in cui sono custoditi alcuni tra i veri tesori di Puglia: ulivi secolari, masserie, chiese rupestri, trulli, muretti a secco e i più bei borghi d’Italia.
Semplicità e bellezza.

Sicuramente è una terra che ti lascerà senza fiato e ti catapulterà in un mondo di assoluta quiete e spensieratezza dove sembra che il tempo si sia fermato.

Il vento trasporta i profumi del grano, la storia di antichi luoghi che in silenzio sorvegliano la valle e le donano quel tocco di bellezza e immortalità.

Benvenuto in Valle d’Itria!

Trulli di Alberobello in Valle d'Itria
Trulli di Alberobello

L’importanza del centro storico

Prima di iniziare il nostro viaggio voglio fare una piccola chiosa accomuna tutti i paesi di cui ti parlerò all’interno di questo articolo: l’importanza del centro storico.

Non smetterò mai di ripeterlo:

“il miglior modo per scoprire la bellezza di un borgo è perdersi nel suo centro storico”

La Puglia è ricca di tanti piccoli borghi.

La particolarità di questi luoghi straordinari sta proprio nelle strade dei centri storici, il cuore pulsante della storia, della bellezza e delle tradizioni.

Posso darti un coniglio sincero?
Stacca il GPS. Non usare mappe di Apple o Maps di Google.

Arriva in paese, raggiungi il centro urbano, parcheggia la macchina e goditi le bellezze della Puglia.

Fatti sorprendere e trasportare dal fascino dei borghi.

È impossibile definire una ad una tutte le emozioni che si possono provare passeggiando tra i vicoli stretti di un paesino.

Martina Franca in Valle d'Itria
Scorcio piazza Plebiscito a Martina Franca

Perdersi in un borgo è davvero un’esperienza sensoriale a 360 gradi.

Ai tuoi occhi si apriranno scorci meravigliosi, una matassa di vicoli ricchi di archi, scalinate, stradine, chiese, balconi fioriti, vegetazione, panorami, porte, profumi, sapori e tanto altro.

Magari scoprirai particolarità che non avrai letto in nessun blog (i consigli son ben accetti) o immortalate in una foto su Instagram.

Lasciati trasportare dalla bellezza.
Vivila fino in fondo.

Bandiera arancione e borghi d’Italia

Alcuni borghi pugliesi sono così unici e particolari nel loro genere che possono orgogliosamente fregiarsi di due prestigiosi riconoscimenti: “bandiera arancione” e “Borghi d’Italia“.

La bandiera arancione è il prestigioso riconoscimento turistico-ambientale conferito dal Touring Club Italiano, un’associazione senza scopo di lucro fondata nel 1894, con finalità di promozione turistica sull’intero territorio italiano.

L’Associazione de I Borghi più belli d’Italia, nata nel 2001 da un’idea della Consulta del Turismo dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI), ha come obiettivo quello di valorizzare il grande patrimonio di storia, arte, cultura, ambiente e tradizioni presente nei piccoli centri italiani che sono, per la grande parte, emarginati dai flussi dei visitatori e dei turisti.

Borghi d’Italia non si occupa solo di promozione ma anche della tutela, del recupero e la valorizzazione – il mantenimento di un patrimonio di monumenti e di memorie che altrimenti andrebbe irrimediabilmente perduto.

Ti racconterò per ogni tappa il riconoscimento ottenuto.

Itinerario: cosa vedere in un giorno in Valle d’Itria

È arrivato il momento di iniziare il nostro viaggio.
Zaino rosso in spalla e si parte alla scoperta della Valle d’Itria.
Sei pronto? Partiamo!

Prima tappa: Ostuni

Anche se sorge ai confini estremi della Valle d’Itria, “La città bianca” non poteva  non essere inserita in questo itinerario.

Ostuni da sempre conquista i cuori dei turisti.
Particolare, ricca di storia e bellezza.

Il suo colore bianco candido ha reso questo borgo celebre in tutto il mondo.

C’è molto da vedere e da scoprire.

La concattedrale quattrocentesca di Santa Maria assunta in cielo, la “guglia di Sant’Oronzo“, la “porta blu” e tanto altro.

In questo articolo ho raccolto tutte le bellezze da ammirare ad Ostuni.

Seconda tappa: Cisternino

Riconoscimenti: Bandiera arancione e I Borghi più belli d’Italia

Con Cisternino non c’è stato un vero amore a prima vista.
Ho imparato ad amare questo bellissimo borgo con un paio di visite.

Situato sull’ultimo lembo della Murgia sud-orientale pugliese, Cisternino spicca per il suo bellissimo centro storico ad “architettura spontanea“, un labirinto di strade bianchissime ricche di balconi fioriti, archi, chiese.

Fiore all’occhiello del borgo è la Torre di Porta Grande o Normanno-Sveva.

Alta 17 metri, sin dalla sua costruzione ha segnato l’ingresso principale della città.
Sulla sua sommità è presente una statua dedicata a San Nicola da Bari.

Accanto alla torre si erge, su un’antica chiesa paleocristiana, la Chiesa Matrice dedicata anch’essa a San Nicola. Da non perdere.

Ad impreziosire la bellezza del centro storico di Cisternino sono i vari vicoli che affacciano sulla Valle d’Itria.

Squarci che offrono viste mozzafiato, un must have per il tuo profilo IG!

Un tripudio di vegetazione, masserie, ulivi, trulli e i muretti a secco, ben visibili soprattutto dal belvedere di Piazza Giuseppe Garibaldi.

Terza tappa: Locorotondo

Riconoscimenti: Bandiera arancione e I Borghi più belli d’Italia

Se mi segui su Instagram saprai bene che sono follemente innamorato di Locorotondo.

A differenza di Cisternino (che pure ora adoro), con Locorotondo è stato davvero amore a prima vista.

Ci torno sempre volentieri e credo sia uno tra i più bei borghi presenti in Puglia.

Un paesino semplicissimo che racchiude in sé davvero tanta bellezza.

Come ogni borgo della Valle d’Itria, anche per Locorotondo il punto di forza è di sicuro il centro storico.

A differenza di Ostuni e Cisternino, però, il borgo antico di Locorotondo si impreziosisce delle “cummerse“, le abitazioni rettangolari con i tetti spioventi realizzati con le chiancarelle (in stile trullo).

Una vera chicca del paese.

Basta percorrere corso XX Settembre per arrivare al Parco Comunale dove c’è il tradizionale ingresso nel centro storico da Piazza Dante.

Da non perdere anche la torre dell’orologio che svetta tra i tetti del borgo.

Locorotondo, inoltre, grazie alla sua ben studiata e mai banale offerta turistica, cambia volto in ogni stagione.

E’ sempre ricca di installazioni, decorazioni particolari che donano a questo piccolo borgo un fascino diverso e sempre nuovo.

Tra gli appuntamenti annuali imperdibili ti consiglio di tenere sott’occhio il Locus Festival, uno dei festival musicali più all’avanguardia d’Italia.

Dal 2005 ospita artisti nazionali e internazionali offrendo una proposta sempre curata nei minimi dettagli e attenta alla qualità, alla buona musica.

Terza tappa: Martina Franca

Martina Franca è la perla della Valle d’Itria.

Patria del celebre “Festival della Valle d’Itria“, un festival che dal 1975 mira a celebrare il repertorio classico e operistico, proponendo opere e composizioni molto spesso sottovalutate, poco famose, e a volte mai eseguite prima in pubblico.

Il Festival si tiene ogni anno in vari punti della città, soprattutto nel bellissimo Palazzo Ducale.

Martina Franca oltre ad essere un gioiello architettonico, è famosa anche per due peculiarità: il barocco martinese e il capocollo.

Il barocco contraddistingue la mia amata Puglia, soprattutto nel Salento dove esplode in tutta la sua bellezza.

Martina, con il suo barocco martinese, apre le porte alla bellissima lavorazione della pietra dei maestri artigiani martinesi.

Un tripudio di bellezza, fregi, colonne, bassorilievi.
Un incrocio tra arte e storia ben visibile in ogni angolo della città, soprattutto nelle chiese.

Martina Franca: la perla della Valle d'Itria
Piazza Plebiscito a Martina Franca

Ti consiglio di visitare assolutamente la porta di Santo Stefano e la Basilica di S. Martino.

Due maestosi capolavori da contemplare con il naso all’insù custoditi nelle bellissime piazze XX Settembre e Plebiscito.

Per quanto concerne il palato beh, il capocollo di Martina è una delle prelibatezze delle città che non puoi farti assolutamente fuggire.

Un salume particolare conosciuto in tutto il mondo.

Dopo la mondatura viene messo sotto sale per circa due settimane e marinato con spezie e vincotto.

Ottimo l’abbinamento con fichi freschi.

Quarta tappa: Alberobello

Riconoscimenti: Bandiera arancione

Questa quarta tappa credo che non abbia bisogno di molte presentazioni.
Ormai Alberobello è uno dei borghi più importanti della Puglia.

Il motivo credo tu lo conosca bene: i trulli.
Patrimonio dell’Unesco dal 1996, sono ormai il simbolo indiscusso della mia splendida regione.

Le strutture coniche con i simboli, le chianchiarelle e la calce bianca, da sempre affascinano milioni di turisti provenienti da tutto il mondo in tutti i periodi dell’anno.

Negli anni è scoppiata una vera e propria trullomania.
Ce ne sono tanti, alcuni possibili da visitare.

Nati come antica abitazione, i trulli si sono evoluti.
Basta perdersi nella fitta rete di stradine per ammirare negozietti di souvenir, prodotti tipici, bar, ristoranti, ricavati proprio nei trulli.

Un modo per poter toccare con mano questa antica realtà che è sopravvissuta nel corso dei secoli.

Trulli di Alberobello in Valle d'Itria
Una tipica stradina tra i trulli di Alberobello

I trulli sono belli tutti ma ci sono alcuni che devi assolutamente visitare.

In primis c’è il Trullo Sovrano.
Situato nella parte nord di Alberobello, alle spalle della Chiesa dei Santi Medici Cosma e Damiano, è un trullo unico al mondo per la sua peculiarità architettonica.

È l’unico trullo ad avere un piano sopraelevato, raggiungibile dall’interno attraverso una scala in muratura, tra i primi tra l’altro ad essere costruito con la malta.

Non farti ingannare dal nome, il Trullo Siamese dall’esterno sembra davvero un unico trullo ma al suo interno si divide in due parti.

La sua particolarità sta nella forma doppia della copertura: un doppio cono continuo che si unisce e si separa solo nell’estremità.

Un trullo avvolto da una leggenda di amore e passione di due fratelli. Assolutamente da non perdere.

Il nostro viaggio in Valle d’Itria termina qui ma prima di lasciarti voglio darti qualche consiglio gastronomico per rendere completa e unica la tua permanenza in questa bellissima terra. 

Cosa mangiare in Valle d’Itria

In Valle d’Itria non può mancare un tour gastronomico per assaggiare i genuini prodotti tipici locali.

Sia Locorotondo che Martina Franca sono famose per la carne.

Poco fa ti citavo il capocollo ma ci sono anche altre prelibatezze come bombette e salsicce che devi assolutamente provare.

Sono molto esigente e di buona forchetta, forse troppo.

Qui di seguito ti propongo alcuni ristoranti che ho provato personalmente e che meritano di essere consigliati.

Ristoranti:

La vecchia trattoria vbraceria del centro – Cisternino
140 gradi – Locorotondo
Pane, amore e fantasia – Martina Franca

Bar/Gelateria:

Gelateria Borgo Antico – Ostuni
Caffè della Villa – Locorotondo
Mandragora – Locorotondo

Mappa itinerario

.Mariano Di Venere
.Mariano Di Venere

La Puglia mi scorre nelle vene e cerco di raccontarla al meglio.
Da buon sagittario amo essere sempre in movimento, mi annoio facilmente. Sarà per questa mia indole che adoro viaggiare e scoprire posti sempre nuovi, e di riempire gli occhi di meraviglia.
Sono ossessionato da Instagram e dal rosso, ma questo credo si sia abbondantemente capito.

La mia storia
Mariano Di Venere
Mariano Di Venere

La Puglia mi scorre nelle vene e cerco di raccontarla il più possibile.
Da buon sagittario amo essere sempre in movimento, mi annoio facilmente. Sarà per questa indole che adoro viaggiare e scoprire sempre posti nuovi, riempire gli occhi di meraviglia.
Sono ossessionato da Instagram e dal rosso, ma questo credo si sia abbondantemente capito.

La mia storia
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