Cosa troverai in questo articolo

Le pettole pugliesi! Quante ne ho mangiate!
Sono un piatto semplicissimo ma con un potere evocativo enorme.

Il Natale è finalmente arrivato.
Questa festa compie l’incantesimo di farci tornare bambini, di regalarci il calore e la tenerezza dei ricordi.

Mentre sto scrivendo questo blog post, la mente sta viaggiando negli anni.
Complice anche mia mamma che sta cucinando proprio in questo momento.

Sorrisi, schiamazzi, le lunghe tavolate con i parenti, la tavola imbandita per le feste.

Ricordo ancora gli odori e i sapori della cucina.
Il profumo delle linguine agli scampi, la “brace accesa”, la dolcezza dello zucchero, l’odore delle pettole appena fritte.

Proprio quello che sento provenire ora dalla cucina.

In Puglia le pettole sono chiamate in diversi modi. Il nome varia in base alla provincia.

Dalle “popizze” a Bari, alle “pittule” in Salento, “pettuli” nel brindisino. Questo dolce, nonostante il passare degli anni, resta immancabile sulla tavola dei pugliesi.

C’è chi le prepara il 22 Novembre in occasione della festa di Santa Cecilia, chi l’8 Dicembre nel giorno dell’Immacolata e chi il giorno della vigilia di Natale.

Al di là delle giornate dedicate, le pettole sono così buone che le mangerei in tutti i periodi dell’anno.

Con l’aiuto di mia mamma Anna ho realizzato questo piccolo articolo in cui ti raccontiamo come si preparano le pettole seguendo la tradizione pugliese.

Metti il grembiule!
È arrivato il momento di mettere le mani in pasta.

Ricetta per preparare le pettole pugliesi:

  • 500g di farina 00
  • un pizzico di sale
  • 15g di lievito di birra fresco
  • 2 cucchiai di zucchero
  • 300gr acqua tiepida (quanto basta)
  • 250gr di patate bollite
  • olio di arachidi per la frittura
  • zucchero semolato quanto basta

Procedimento per preparare le pettole pugliesi

Metti a bollire le patate. Quando saranno cotte devi sbucciarle e schiacciarle con l’aiuto di uno schiacciapatate per evitare che si creino nodi.

In una coppa metti la farina, il sale e le patate schiacciate. Inizia ad amalgamare bene il tutto.

Successivamente aggiungi il lievito sciolto, i due cucchiai di zucchero e l’acqua.

Inizia ad impastare fino a quando il composto non diventa morbido.

Per avere un impasto perfetto ti consiglio di “sbatterlo” per dieci minuti realizzando dei movimenti dall’alto verso il basso.

L’obiettivo è far entrare più aria possibile all’interno del composto per far gonfiare al meglio le pettole.

Quando l’impasto sarà pronto coprilo con una pellicola. Lascialo lievitare fino a quando non raddoppia il volume.

Il tempo di lievitazione varia in base alla temperatura dell’ambiente.
Ti consiglio, seguendo la tradizione, di conservare l’impasto avvolgendolo all’interno di coperte per mantenerlo al caldo.

In media dopo 2/3 ore l’impasto è pronto.

Adesso è arrivato il momento di spostarti ai fornelli.

In una pentola metti l’olio di arachidi. Lascia scaldare l’olio fino a quando non raggiunge una temperatura all’incirca di 180 gradi.

Nell’attesa che l’olio arrivi alla giusta temperatura, prepara un vassoio e distribuisci dei fogli di carta assorbente. Ti saranno utili tra poco per asciugare le pettole ed eliminare l’olio in eccesso.

Quando l’olio sarà arrivato a temperatura, prendi un cucchiaino, inumidiscilo in acqua e raccogli un pò di impasto. Con l’aiuto del dito fallo scivolare all’interno della pentola.

Ripeti il procedimento fino a riempire la pentola di piccole palline.
Quando le pettole saranno gonfie e dorate dovrai prenderle con l’aiuto di una schiumarola e appoggiarle sul vassoio allestito in precedenza.

Pettole pugliesi

Come servire le pettole pugliesi?

Ci sono diversi modi per servire le pettole.
La tradizione prevede che siano fatte scivolare nello zucchero e servite.

Possono anche essere cosparse di:

  • zucchero e cannella;
  • cotto di fichi;
  • miele;
  • nutella.

Personalmente le preferisco semplici con lo zucchero o riempite di nutella con sac à poche; va bene anche semplicemente tagliarle e riempirle.

È la preparazione più gettonata a casa mia. Non dirlo a nessuno 😀

Se provi a realizzare le pettole utilizzando questa ricetta, puoi scattare una foto e taggarmi su Instagram.
Sarò davvero molto felice di ricondividere il tuo scatto. Trovi in link qui sotto.

Buona pettolata!

.Mariano Di Venere
.Mariano Di Venere

La Puglia mi scorre nelle vene e cerco di raccontarla al meglio.
Da buon sagittario amo essere sempre in movimento, mi annoio facilmente. Sarà per questa mia indole che adoro viaggiare e scoprire posti sempre nuovi, e di riempire gli occhi di meraviglia.
Sono ossessionato da Instagram e dal rosso, ma questo credo si sia abbondantemente capito.

La mia storia
Mariano Di Venere
Mariano Di Venere

La Puglia mi scorre nelle vene e cerco di raccontarla il più possibile.
Da buon sagittario amo essere sempre in movimento, mi annoio facilmente. Sarà per questa indole che adoro viaggiare e scoprire sempre posti nuovi, riempire gli occhi di meraviglia.
Sono ossessionato da Instagram e dal rosso, ma questo credo si sia abbondantemente capito.

La mia storia
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