Cosa troverai in questo articolo

Ti è mai capitato di camminare per strada e incrociare uno sguardo, un oggetto o un dettaglio che in qualche modo attira la tua attenzione?

A me succede, ed è successo davvero tante volte. 
Qualche settimana fa sono andato a Gioia del Colle per prendere un caffè con un amico e l’ho visto.

Me ne sono perdutamente innamorato.
Dolce, rassicurante, reale, bellissimo nella sua semplicità. Uno sguardo da togliere il fiato.

Lo sguardo di una dama medievale dipinto dalla maestria di Carlo Molinari.

Ma cosa ci fa una dama medioevale dipinta su una porta nel centro storico di Gioia del Colle?

Per rispondere a questa domanda credo sia doveroso fare un piccolissimo viaggio nella storia di questa città nella provincia di Bari.

Le porte dell’imperatore e l’omaggio a Federico II di Svevia

La Puglia ha subito diverse dominazioni nel corso della storia.
Dai greci, agli arabi, ai romani e tanti altri.

Senza dubbio, la dominazione che ha cambiato radicalmente l’aspetto artistico della nostra bella regione è stata quella degli svevi.

Federico II di Svevia, amante della bellezza e delle culture, ci ha lasciato una grande eredità fatta di storia e di bellezze.

Castel del Monte – Porta dipinta da Mimmo Milano (2012)

Basti pensare alla perfezione delle simmetrie senza tempo di Castel del Monte, ai castelli di Bari, Trani e tanti altri, sparsi per tutta la regione.

Tra i vari castelli presenti in Puglia, fatta eccezione per Castel del Monte che ha un fascino a sé, quello di Gioia del Colle è davvero molto particolare, intriso di mistero, amore, tradimento e gelosia.

Un castello molto importante per la vita dell’imperatore in quanto testimone di un tragico episodio della storia d’amore tra lo stesso e Bianca Lancia d’Agliano, conosciuta nel 1225, pochi mesi dopo il matrimonio tra Federico II e Jolanda di Brienne.

Secondo la leggenda tramandata da padre Bonaventura da Lama e ripresa dallo storico Pantaleo, durante la gravidanza di Manfredi, Bianca Lancia fu imprigionata dall’imperatore nelle segrete del castello di Gioia a seguito di un atto di adulterio, ovvero per semplice gelosia.

Dopo aver partorito, distrutta dal dolore e dall’umiliazione, Bianca Lancia si uccise con un pugnale dopo essersi recisa i seni, che donò all’imperatore su un vassoio assieme al neonato Manfredi. 

Si tramanda che il suo corpo fu tumulato nella prigione del castello di Gioia, ma nessuna tomba è stata mai trovata.

Sono invece visibili due rotondità a forma di seni, scolpite su un blocco di pietra lungo la muratura interna esposta ad est.

Gioia e il Puer Apuliae

La presenza di Federico II a Gioia ha creato un forte legame tra l’imperatore e i gioiesi che dura ancora oggi.

Basta fare due passi nel centro cittadino per ammirare scorci, arte, locali e particolari, ispirati al puer apuliae.

Gioia ha saputo regalare nuova linfa alla sua storia. Rispettare le radici proiettandole al futuro e adeguandole ai tempi.

Sono tante le iniziative ispirate a Federico II, tra cui quella che ha rapito in modo del tutto casuale la mia attenzione: “le porte dell’Imperatore“.

Cavaliere templare di Sergio Gatti. Le porte dell'imperatore a Gioia del Colle
Cavaliere templare – Porta dipinta da Sergio Gatti (2012)

Il progetto “le porte dell’Imperatore” a Gioia del Colle

All’inizio di questo articolo ti ho parlato di un volto che ha catturato il mio sguardo, un’opera d’arte disegnata su una porta.

Passeggiando per il centro storico, invero, ne ho trovate diverse, una più bella dell’altra.

La cosa mi ha davvero incuriosito.
C’erano troppi riferimenti simili tra loro che avevano come filo conduttore un’unico elemento: l’imperatore Federico II di Svevia.

Allorché, mosso dalla mia curiosità e dalla voglia di saperne di più, ho svolto alcune ricerche.

La dama ritratta in questo bellissimo capolavoro costituisce una delle venticinque porte sparse nel bellissimo centro di Gioia del Colle, facenti parti del progetto “le porte dell’imperatore“.

Questa iniziativa è nata nel 2012, e sino ad ora vanta la realizzazione di 25 porte decorate a mano da artisti gioiesi e non, selezionati da una commissione di esperti.

Stupor Mundi di Stencil Noire. Le porte dell'imperatore a gioia del Colle
Stupor Mundi – Porta dipinta da Stencil Noire (2013)

Sono diversi i nomi noti presenti nella rosa di artisti che hanno lavorato live alla realizzazione di queste porte, alcuni di fama internazionale.

Ogni opera è accompagnata da uno stemma che racchiude il nome dell’autore. Molti stemmi sono davvero creativi e altri richiamano vagamente lo stile medievale.

  • Cavaliere saraceno di Valerio Pastore. Le porte dell'imperatore Gioia del Colle
  • Viandante di Antonella Lozito. Le porte dell'imperatore Gioia del Colle
  • Il volo con Federico di Mario Lozito. Le porte dell'imperatore Gioia del Colle
  • Oltre le apparenze di Francesca Pastore. Le porte dell'imperatore Gioia del Colle
  • I ricordi di Stefania Di Gioia. Le porte dell'imperatore Gioia del Colle
  • Collegando il Gral a Gioia del Colle. Le porte dell'imperatore Gioia del Colle
  • Dopo la battaglia di Andrea gatti. Le porte dell'imperatore Gioia del Colle
  • Diverse culture di Patrizia Guerrini. Le porte dell'imperatore Gioia del Colle
  • Cavaliere templare di Carmine Pavone. Le porte dell'imperatore Gioia del Colle
  • Verso il castello di Mario Pugliese. Le porte dell'imperatore Gioia del Colle
  • Federico II di Mario Pugliese. Le porte dell'imperatore Gioia del Colle
  • La suonatrice di Salterino di Sheila Linzalata. Le porte dell'imperatore Gioia del Colle
  • La popolana di Antonella Lozito. Le porte dell'imperatore Gioia del Colle
Picture of .Mariano Di Venere
.Mariano Di Venere

La Puglia mi scorre nelle vene e cerco di raccontarla al meglio.
Da buon sagittario amo essere sempre in movimento, mi annoio facilmente. Sarà per questa mia indole che adoro viaggiare e scoprire posti sempre nuovi, e di riempire gli occhi di meraviglia.
Sono ossessionato da Instagram e dal rosso, ma questo credo si sia abbondantemente capito.

La mia storia
Picture of Mariano Di Venere
Mariano Di Venere

La Puglia mi scorre nelle vene e cerco di raccontarla il più possibile.
Da buon sagittario amo essere sempre in movimento, mi annoio facilmente. Sarà per questa indole che adoro viaggiare e scoprire sempre posti nuovi, riempire gli occhi di meraviglia.
Sono ossessionato da Instagram e dal rosso, ma questo credo si sia abbondantemente capito.

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