LaDivina Commedia mi ha sempre affascinato, sin da bambino. Da piccolo sentivo spesso gli adulti parlare di quest’opera, dell’amore di Paolo e Francesca, di quello sguardo tra Dante e Beatrice che ha dato vita ad uno dei capolavori assoluti della letteratura italiana e universale.
Ricordo che in una mia poesia scrissi: “non so se Dante e Beatrice si sono mai innamorati”. Quando finalmente alle scuole superiori scoprii la verità, ovvero che la loro relazione era soltanto platonica, mi cadde il mondo addosso.
La Commedia suscita in qualsiasi lettore sentimenti contrastanti. Tra i banchi di scuola è odiata, ritenuta dagli studenti inutile e noiosa.
È un’opera complessa, su questo non c’è alcun dubbio. Non si può, però, negare la sua bellezza, grandezza e genialità.
Dante ha plasmato un mondo, ha impresso una fotografia di tre regni che nei secoli si è radicata nella memoria collettiva, fino ad influenzare la nostra attuale visione della vita dopo la morte, l’obbligo morale di vivere una vita di sani principi per non precipitare nella dannazione eterna.
È un’enciclopedia silenziosa di storie, tradizioni, linguaggi, personaggi, usi e costumi dell’epoca. Un’opera che non solo proietta la mente nella fantasia, ma che apre anche le porte al nostro passato.
Quando ho scoperto l’evento “Racconti di carta – in cammino con Dante” realizzata dall‘ Associazione Carnevale di Putignano (Ba), in occasione dei 700 anni dalla nascita di Dante Alighieri, non ho esitato un istante: dovevo assolutamente andarci.
Ero davvero curioso di vedere il mondo che mi ha sempre affascinato prender vita.
Le mie aspettative non sono state assolutamente deluse. Gli occhi si sono riempiti di grande stupore e meraviglia.
Racconti di carta
Putignano è famosa in tutto il mondo per il suo carnevale, una tradizione tramandata dal 1394 sino ai giorni nostri.
I grandi Maestri Cartapestai, in occasione del Carnevale, ogni anno creano giganti di carta, opere meravigliose, ricche di colori, caricature, allegorie ed effetti speciali; realizzate rigorosamente con due materiali semplici: acqua e carta.
Cosa c’è di più affine a questo mondo se non la Commedia per eccellenza? L’opera di Dante è ricca di simbologie, allegorie, colpi di scena.
Quando la letteratura incontra l’arte della cartapesta, il risultato lascia davvero senza parole.
I maestri hanno riprodotto il viaggio di Dante nella sua Divina Commedia attraverso dodici opere sparse nel centro storico di Putignano, quattro per ogni cantica (Inferno, Purgatorio e Paradiso) che raffigurano i personaggi più famosi della Commedia.
A questo straordinario evento hanno preso parte 17 Maestri Cartapestai, 12 Associazioni, 7 attori professionisti di ambito nazionale, 9 interpreti del teatro dialettale in rappresentanza di 5 compagnie amatoriali.
Sarà possibile visitare la mostra interattiva all’aperto fino al 31 Ottobre 2021.
Il percorso ispirato alla Divina Commedia di Dante Alighieri
Il percorso è stato studiato nei minimi dettagli per regalare al visitatore un’esperienza immersiva e sensoriale.
Di giorno è possibile ammirare le opere in tutta la loro bellezza. La luce del sole permette di coglierne i dettagli, la lavorazione della cartapesta, i colori e le sfumature. La grande abilità dei Maestri Cartapestai.
Di notte lo scenario cambia, la magia ha inizio. Il centro storico si trasforma.
Sembra di percorrere un vero e proprio viaggio mistico, come quello intrapreso da Dante nella notte del 7 Aprile (o 24 Marzo) del 1300.
I colori delle strade si alternano dal rosso dell’Inferno, al blu del Purgatorio fino al bianco del Paradiso. Le statue cambiano aspetto grazie al gioco di luci. Estremamente particolare e suggestivo.
Ad orientare il visitatore nelle dodici tappe, ci sono delle pergamene in cartapesta che riportano alcuni versi della Divina Commedia e una segnaletica orizzontale lungo tutto il percorso.
Accanto ad ogni gigante di carta è presente una targa in cui, attraverso un QR Code è possibile ascoltare:
- un estratto del canto della Divina Commedia da cui è tratto il motivo della statua (in italiano e in inglese),
- un’interpretazione in vernacolo putignanese.
Ho trovata l’idea di inserire un’interpretazione in vernacolo semplicemente meravigliosa. Un incontro tra le origini della lingua italiana e le nostre origini pugliesi.
Sul sito dell’Associazione Carnevale di Putignano, nella sezione dedicata a “Racconti di carta” è possibile ascoltare tutte le interpretazioni.
In cammino con Dante nel centro storico di Putignano
Il nostro viaggio alla scoperta del fantastico mondo creato da Dante inizia alle porte dell’Inferno, in Largo Porta Grande, con l’installazione dedicata a Caronte, il traghettatore delle anime dannate.
Caronte
L’opera, realizzata da Domenico Galluzzi e Paolo Mastrangelo, è davvero un capolavoro assoluto. Mi ha lasciato senza fiato per la sua incredibile e straordinaria bellezza.
Caronte sembra quasi prender vita. Trasmette potenza, energia, imponenza. Lo sguardo e le braccia simulano il movimento in modo impeccabile, quasi a regalare al visitatore la sensazione che la barca ai suoi piedi possa mettersi in moto da un momento all’altro per svolgere il suo compito di trasporto delle anime.
Ogni singolo dettaglio è stato curato minuziosamente. Impressionante la realizzazione della muscolatura del corpo e della fisionomia dello sguardo.
Un misto tra dolore, terrore e meraviglia. È stata, senza alcun dubbio, la mia opera preferita in assoluto.
Le dodici opere di Racconti di carta
INFERNO
Caronte
“Ed ecco verso noi venir per nave
un vecchio, bianco per antico pelo,
gridando: “Guai a voi, anime prave! …”
Canto III, vv 82-111
Opera di:
Domenico Galluzzi (Ass. Chiaro e Tondo) e Paolo Mastrangelo (Ass. Carta e Colore)
Location:
Largo Porta Grande
INFERNO
Paolo e Francesca
“Noi leggevamo un giorno per diletto
di Lancillotto come amor lo strinse;
solo eravamo e senza alcun sospetto”
Canto V, vv 100-108, vv 127-142
Opera di:
Luigia Bressan (Ass. Arte in Viaggio)
Location:
Via Rosata Romanazzi
INFERNO
La selva dei suicidi
“Uomini fummo, e or siam fatti sterpi:
ben dovrebb’esser la tua man più pia,
se state fossimo anime di serpi”
Canto XIII, vv 4-15, vv 55-63
Opera di:
Marino Guarnieri (Ass. Cartaland)
Location:
Largo Santo Stefano
INFERNO
Lucifero
“Io levai li occhi e credetti vedere
Lucifero com’io l’avea lasciato,
e vidili le gambe in sù tenere”
Canto XXXIV, vv 21-33, vv 37-54
Opera di:
Franco Giotta (Ass. Arcas)
Location:
Largo Fra Leone
PURGATORIO
Manfredi di Svevia
“Poi sorridendo disse: «Io son Manfredi,
nepote di Costanza imperatrice;
ond’io ti prego che, quando tu riedi»”
Canto III, vv 106-135
Opera di:
Teresa Giagulli, Sebastiano Impedovo (Ass. Farinella)
Location:
Via Forno Santo Stefano
PURGATORIO
L’Angelo guardiano
“Sovra questo tenea ambo le piante
l’angel di Dio seduto in su la soglia
che mi sembiava pietra di diamante”
Canto IX, vv 85-114
Opera di:
Angelo Loperfido (Ass. Con le mani) e Domenico Impedovo (Ass. La Maschera)
Location:
Chiesa del Purgatorio
PURGATORIO
I superbi
“«Oh!», diss’io lui,«non se’ tu Oderisi,
l’onor d’Agobbio e l’onor di quell’arte
ch’alluminar chiamata è in Parisi?»“
Canto XI, vv 88-117
Opera di:
Pinuccio Nardelli e Marino Guarnieri (Ass. Carta…pestando gruppo NGM)
Location:
Vico Ortenzio
PURGATORIO
I golosi
“Tutta esta gente che piangendo canta
per seguitar la gola oltre misura,
in fame e ‘n sete qui si rifà santa“
Canto XXIII, vv 43-75
Opera di:
Lello Nardelli, Diego Simone, Gianni Totaro (Ass. Carta in festa)
Location:
Via Pozzo la Chianca
PARADISO
Beatrice
“Beatrice tutta ne l’etterne rote
fissa con li occhi stava; e io in lei
le luci fissi, di là su rimote”
Canto I, vv 100-142
Opera di:
Francesco Lippolis (Ass. Carta Bianca)
Location:
Via Santa Chiara
PARADISO
Piccarda Donati
“ma riconoscerai ch’io son Piccarda,
che, posta qui con questi altri beati,
beata son in la spera più tarda”
Canto III, vv 43-57, vv 97-108
Opera di:
Antonella di Bello
Location:
Via Santa Maria
PARADISO
Aquila degli spiriti dei Giusti
“Facesi voce quivi, e quindi uscissi
per lo suo becco in forma di parole,
quali aspettava il core ov’io le scrissi”
Canto XX, vv 28-39, vv 43-51, vv 85-93
Opera di:
Deni Bianco (Ass. Carte in regola)
Location:
Via Gradini Angelini
PARADISO
San Bernardo
“Bernardo m’accennava, e sorridea,
perch’io guardassi suso; ma io era
già per me stesso tal qual ei volea“
Canto XXXIII, vv 1.39
Opera di:
Angelo Loperfido (Ass. Con le mani) e Domenico Impedovo (Ass. La Maschera)
Location:
Porta Nuova
Conclusioni
Passeggiare nel mondo ideato da Dante Alighieri nella Divina Commedia è senza alcun dubbio un’esperienza insolita, davvero molto suggestiva ed emozionante.
Se sei nei paraggi di Putignano ti coniglio assolutamente di non perdere la mostra interattiva.
Sarà visitabile fino al 31 Ottobre 2021.
Ho avuto modo di visitarla sia di giorno che di sera, e mi trovo ad ammettere che le sensazioni sono nettamente diverse nei due momenti della giornata. Se di giorno si riesce a cogliere la bravura dei Maestri Cartapestai, di notte ci si trova ad avventurarsi in un viaggio alla ricerca di sé stessi.
Le dodici opere riescono a guardarti negli occhi e a scavare nel profondo dell’anima, a far vivere inconsciamente il dolore, la purezza e la beatitudine.
Ogni statua sembra voler raccontare una storia, la propria storia, rendendo lo spettatore partecipe della propria condizione a seconda della cantica in cui è posta.
Ho voluto vivere ogni singolo momento lasciandomi trasportare da un’opera universale che, a distanza di secoli, riesce ancora a stupire il mondo e a farmi sognare.
Sono un inguaribile romantico.
A chiudere il viaggio nel mondo dantesco realizzato dall’Associazione Carnevale di Putignano, c’è una pergamena che racchiude il mio verso preferito in assoluto della Commedia:
“Amor che move il sole e l’altre stelle”
Un modo dolcissimo per concludere un racconto nato da un uomo che ha percorso un viaggio alla ricerca di sé stesso, alla ricerca dell’amore.