Ti è mai capitato di trovarti di fronte a qualcosa che ti lascia letteralmente a bocca aperta? A me è successo la prima volta che ho visto la statua di Nettuno a Playa Melenara sull’isola di Gran Canaria.
Se stai pianificando di trasferirti a Gran Canaria o semplicemente vuoi scoprire l’isola oltre le classiche rotte turistiche, il Nettuno di Melenara è una tappa che ti consiglio caldamente. Non è solo una statua: è un’esperienza che ti connette con l’anima più autentica dell’isola, quella fatta di mare, di arte nata dal cuore, di tradizioni marinare ancora vive.
Non ti nascondo che non vedevo l’ora di vederla dal vivo. È stata una delle cose che più mi ha incuriosito quando ho iniziato a fare ricerche su Gran Canaria prima del mio trasferimento.
Dopo un’ora di pullman tra scorci mozzafiato sulla costa, finalmente l’ho avvistata: una figura maestosa di bronzo che emerge dal mare, con il tridente rivolto verso il cielo, come se stesse sfidando l’oceano stesso. Emozione pura.

Una scultura che racconta il mare
La statua di Nettuno a Melenara non è un semplice monumento da fotografare e via. È una di quelle opere che senti dentro, specialmente se, come me, sei cresciuto vicino al mare.
Luis Arencibia Betancort l’ha scolpita nel 1975, e da allora questa scultura in bronzo di 4,20 metri è diventata l’anima di questa parte della costa orientale di Gran Canaria.
La parte più bella della storia?
Arencibia, artista autodidatta nato a Gran Canaria nel 1925, nuotava in queste acque da ragazzo. Spesso raggiungeva a nuoto proprio la lastra di roccia vulcanica che oggi ospita la sua visione del dio del mare.
C’è qualcosa di profondamente poetico in questo: l’artista che trasforma un luogo della sua infanzia nel palcoscenico perfetto per il suo capolavoro.
L’emozione di vedere il Neptuno del Puntón per la prima volta
Quando mi sono avvicinato per la prima volta alla statua era primo pomeriggio e faceva un caldo pazzesco. La spiaggia era tranquilla, con qualche persona sparsa qua e là a godersi il sole.
Playa Melenara è un piccolo semicerchio di sabbia vulcanica nera dove regna una pace incredibile – niente confusione, niente caos, solo il suono delle onde e qualche chiacchiera in sottofondo.
Il dio romano delle acque sembrava davvero emergere dalle profondità, con una mano che impugna il tridente e l’altra che sembra richiamare le onde a seguirlo.
Se come me sei cresciuto divorando libri sulla mitologia antica o hai amato Percy Jackson, vedere Nettuno (o Poseidone, se preferisci la versione greca) in carne e ossa – anzi, in bronzo – è un’emozione unica.
Durante le mareggiate o le tempeste, lo spettacolo diventa ancora più drammatico. Le onde si infrangono con forza contro la roccia, avvolgendo la statua in una nuvola di schiuma bianca. Sembra quasi come se il dio uscisse dall’oceano per camminare in mezzo a noi comuni mortali.
C’è qualcosa di potente nel vedere quel dio di bronzo sfidare le onde, giorno dopo giorno, anno dopo anno. È un promemoria che, proprio come Nettuno, anche noi possiamo restare saldi di fronte alle tempeste della vita.



Scorci della statua di Neptuno ubicata a Playa Melenara (Telede) a Gran Canaria
Un simbolo fragile, controverso e amato
La commissione da parte del comune di Telde nel 1975 fece scalpore. All’epoca molti cittadini erano preoccupati per l’apparente fragilità della statua.
E sai che c’è?
In parte avevano ragione: negli anni la statua ha subito diversi danni, perdendo persino un braccio e il tridente nel novembre 2010. Il mare ha davvero provato a reclamare il suo dio.
Eppure, cosa c’è di più appropriato di Nettuno (o Poseidone, per i puristi della mitologia greca) in un villaggio come Melenara, completamente legato al mare?
Il nome stesso del borgo potrebbe derivare da Almenara, città di Castellón da cui probabilmente partì la spedizione che sbarcò qui nel 1344. La pesca è stata per secoli il cuore pulsante di questa comunità, e la statua è un tributo a quel legame indissolubile dei canari con l’oceano.
Playa Melenara: non solo Neptuno
La spiaggia di Melenara merita una visita a prescindere dalla statua.
Con la sua sabbia nera vulcanica fine, la Bandiera Blu che ne certifica la qualità e i servizi, e il lungo lungomare perfetto per passeggiate al tramonto, è una delle spiagge più belle di Telde.
Qui trovi un’atmosfera autentica, lontana dalle masse turistiche di Playa del Inglés a Maspalomas. Le famiglie locali si godono il sole, i bambini giocano nelle acque calme protette dalle onde del nord, e i ristoranti sul lungomare servono pesce freschissimo con vista mare.
È il tipo di posto dove ti senti subito parte della vita locale canaria.



Scorci di Playa Melenara (Telede) a Gran Canaria
Informazioni pratiche per la visita
Bene, ti ho convinto? Allora ecco tutto quello che devi sapere per pianificare la tua visita al vecchio dio Neptuno. Ho raccolto tutte le informazioni pratiche che mi sarebbero tornate utili la prima volta che ci sono andato.
Dove si trova: Calle Isla de Cuba, 35214 Playa de Melenara, Telde, Las Palmas, Gran Canaria
Orari: La statua è accessibile 24/7, essendo all’aperto. Ti consiglio però di visitarla al tramonto per la luce migliore o durante una mareggiata per uno spettacolo mozzafiato.
Cosa portare: Macchina fotografica (fidati, vorrai immortalare questo momento), scarpe comode per camminare sul lungomare, e magari un costume e telo mare se vuoi fare un bagno. Non dimenticare la crema solare (il sole picchia forte) e l’acqua.
Dove mangiare: Il lungomare di Melenara è costellato di ristoranti specializzati in pesce fresco. Siediti in uno dei locali con vista mare e assaggia i piatti tipici canari mentre osservi Nettuno vegliare sul suo regno.
@theredmari Il sogno che aspettavo da mesi 🌊 La statua di Neptuno di 4 metri emerge dalle acque cristalline di Playa Melenara, nel comune di Telde. Creata dall’artista canario Javier Perdomo, è un omaggio alla cultura marittima dell’isola e un simbolo per locals e amanti del mare. Come raggiungerla: 📍 Cerca “Playa Melenara” su Google Maps 🚗 A soli 10-15 minuti da Las Palmas 🅿️ Parcheggio gratuito nelle vicinanze 🤿 Portati maschera e boccaglio – l’esperienza migliore è nuotare fino alla statua Consiglio: vai al mattino presto o al tramonto per evitare la folla e goderti la magia di questo posto in tranquillità. A volte i luoghi che sogniamo sono ancora più belli nella realtà. ✨ 📌 Salva questo post per il tuo viaggio a Gran Canaria! #grancanaria #playamelenara #neptuno #traveltips #visitgrancanaria ♬ Epic Emotional Inspiration – DensoMusic
Conclusioni
Alla fine dei conti, quella statua che all’inizio aveva diviso le opinioni è diventata un punto di riferimento per i navigatori e un simbolo vero dell’identità canaria. Rappresenta il rispetto per il mare che ha nutrito generazioni, la resilienza di fronte agli elementi, e quella connessione profonda tra arte e natura che rende Gran Canaria così speciale.
Ti dico solo questo: se passi per Melenara e non vai a salutare Nettuno, ti perdi davvero un pezzo importante della storia di Telde. E chi lo sa, magari anche tu, come me, ti ritroverai a tornare ancora e ancora, richiamato da quel guardiano di bronzo che non smette mai di vegliare sul suo mare.


